giovedì 5 giugno 2014

L'importanza delle mani

In quel giorno di calma, persi tra i colori delle persone ed i profumi, avrei voluto prendere la tua mano.

Avremmo potuto passeggiare fianco a fianco fra i banchi, in silenzio, fra i chioschi del pesce e di frutti speziati.

Avremmo aperto uno spazio sulla strada, colma di spettatori. 
Tutti frenetici, ammassati, rumorosi. Tutti in attesa di vedere qualcosa di straordinario.
E saremmo stati noi il loro spettacolo?

Ma io non lo feci, non ti presi la mano.
Ti lasciai proseguire. Camminasti fino alla stazione. Io ti sorridevo e tu mi sorridevi. 
E alla fine, guardandoti indietro fino all'ultimo momento, tu prendesti il treno. E io ti sorridevo.

Avrei potuto stringerti e quel treno, la città, il mare non ci avrebbero più separato.
Ci saremmo cullati l'uno nel palmo della mano dell'altro fino alla fine del mercato.